
“In Lombardia acqua potabile contaminata da Pfas”: la denuncia di Greenpeace. I gestori: “Nessun allarme, controllata e sicura”
I Pfas (la sigla sta per PerFluorinated Alkylated Substances, cioè sostanze perfluoroalchiliche) sono presenti in tracce nelle acque lombarde: ad accendere i riflettori su questi composti chimici – utilizzati in tutto il mondo sin dagli anni Cinquanta per rendere resistenti ai grassi e all’acqua tessuti, carta e rivestimenti per contenitori di alimenti, ma anche per la produzione di pellicole fotografiche, schiume antincendio e detergenti per la casa – è un’indagine dell’Unità investigativa di Greenpeace Italia, condotta grazie a numerose richieste di accesso agli atti (Foia) indirizzate a tutte le Ats (Agenzia di tutela della salute) e agli enti gestori delle acque potabili della Lombardia.