Ponte Morandi, l’esplosivista che fece crollare le pile rimaste in piedi: “Dovevo tirarlo giù nel 2003, non se ne fece nulla”

Lo chiamano mister Dinamite, ma lui in aula si è definito un “bombarolo etico, un esplosivista al servizio delle opere civili”. Oggi al processo sul crollo di ponte Morandi è toccato testimoniare a Danilo Coppe, l’uomo che ha fatto brillare i monconi del viadotto Polcevera rimasti in piedi nel giugno 2019. Ma che, soprattutto, aveva ricevuto l’incarico da Spea, la società gemella di Aspi targata Benetton, di far crollare il ponte già nel 2003.

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